LA “VALLE DELLE SFINGI” IN PROVINCIA DI VERONA
Pubblicato il 19 Gennaio 2024
Tra i monti della provincia di Verona, nel parco naturale della Lessinia, si apre una valle caratterizzata da grotte, da rocce con forme strane e da laghetti: è la “Valle delle Sfingi”.
Questa valle presenta al centro un esteso prato, che è delimitato da alberi secolari e attraversato da un sentiero.
Il sentiero parte della strada provinciale, prosegue per circa 800 metri lungo tutta la valle e si snoda fin dall’inizio tra rocce imponenti e dalle forma abbastanza squadrate.
Proprio queste rocce sono i monoliti che hanno suggerito la denominazione della valle, da alcuni decenni chiamata appunto “Valle delle Sfingi”.
I monoliti, dovuti alla secolare storia geologica della zona, a dire il vero assomigliano poco ad una sfinge, il mitico personaggio dal volto di donna, il corpo di leone e le ali da uccello rapace. Tra l’altro, nella mitologia antica la sfinge più famosa, quella di Tebe, stava ferma su una rupe e poneva a tutti i passanti un enigma che di solito nessuno sapeva risolvere.
I monoliti della “Valle delle Sfingi”, invece, sono solo roccia, quindi restano muti.
E, nel silenzio che li circonda, consentono alla fantasia del viaggiatore di esprimersi.
Così potrebbe essere successo ai ragazzi che negli anni 70, accompagnati qui in gita dal loro professore, hanno ideato con lui l’espressione che a tutt’oggi definisce la valle, ossia “Valle delle Sfingi”.
Per chi vuole saperne di più, c’è il libro di geologia dal titolo “Scienza e Poesia sui Lessini” edito nel 1972.
Luisa Maioli
Ogni venerdì, dalla trasmissione “L’Ora dei Galli” condotta da Vincenzo Giuliana dal lunedì al venerdì dalle ore 6.00 alle ore 8.00.
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