CASA SCACCABAROZZI, ALIAS LA “FETTA DI POLENTA” DI TORINO

Pubblicato il 7 Giugno 2024

A Torino, nel quartiere Vanchiglia, all’angolo tra corso S. Maurizio e via Giulia di Barolo si trova un palazzo di un bel colore giallo. Questo palazzo, alto 24 metri e formato da sette piani, ha due lati tipici delle eleganti costruzioni del 1800, cioè dell’epoca in cui è stato edificato. 
Se lo si guarda bene, però, il palazzo è davvero strano. Alla bella facciata lunga 16 metri, si congiungono due lati molto corti e, in più, assai diversi tra loro: quello che riprende lo stile della facciata è largo 5 metri; l’altro, su cui poggia la canna fumaria, è largo appena 54 cm. Sì, avete capito bene! Due delle quattro facciate misurano rispettivamente 54 centimetri e 5 metri!
La quarta parete, visibile solo in parte, è totalmente priva di finestre.
Nell’insieme, il risultato è quello di un solido del tutto irregolare, nato così forse per la scarsa superficie a disposizione o forse per dimostrare le competenze tecniche del progettista.
Di fatto, il palazzo sembra un’enorme fetta triangolare senza punta, per cui, non a caso e sottolineando il colore giallo, i torinesi chiamano l’edificio “Fetta di polenta”.
Ma il suo nome ufficiale è casa Scaccabarozzi, con riferimento alla moglie dell’architetto che lo ha ideato e poi donato alla moglie.
Stupefacente è che questo architetto sia Alessandro Antonelli, lo stesso Antonelli che disegnò la Mole cosiddetta Antonelliana, uno degli edifici più famosi e simbolici di Torino.
Di fronte, però, all’edificio Scaccabarozzi, ben diverso dalla Mole Antonelliana per equilibrio e armonia, viene da pensare che all’imprevedibile e complessa creatività umana non c’è limite!
Luisa Maioli
Ogni venerdì, dalla trasmissione “L’Ora dei Galli” condotta da Vincenzo Giuliana dal lunedì al venerdì dalle ore 6.00 alle ore 8.00.
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