SMARTPHONE, MAI REGALARLI PRIMA DEI 13 ANNI

Pubblicato il 25 Settembre 2019

Ad affermarlo Daniele Novara del Centro psico-pedagogico:

Gli smartphone non vanno demonizzati, ma bisogna conoscerne i rischi

Lo smartphone si trasforma in uno strumento che dà dipendenza perché viene usato dai ragazzi, soprattutto tra i 12 e i 14 anni, per fare i videogiochi che sono la forma più pericolosa di dipendenza: devi partecipare nella logica del raggiungimento di un obiettivo. E il cervello si attiva in senso compensatorio: non stacchi sino a che non arrivi al risultato che cambia sempre e non è mai definitivo. Per questo non c’è nessun ragazzo che riesce a smettere da solo. Occorre una limitazione esterna.

Ci sono tanti ragazzi che praticano sport, che fanno altro. Il problema è che una volta creata l’abitudine si fa più fatica a tornare indietro. E arriviamo a vedere diciottenni che passano sette-otto ore al giorno davanti a quel piccolo schermo. E che stanno male, si ritirano da una vera vita sociale.

Quindi cosa si dovrebbe fare: innanzitutto bisogna aspettare un’età ragionevole per darlo in mano ai ragazzi. Per agevolare l’autonomia basta un telefono in prima media, solo dalla terza media si può pensare allo smartphone ma con delle regole: non più di un’ora al giorno.

Progressivamente si può aumentare, ma senza superare le due ore. In più va regolato l’uso alla sera per evitare i disturbi del sonno. Togliere il cellulare prima di andare a letto fa parte della convivenza familiare. E sono i genitori che devono intervenire.


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