TURISTI PULISCONO AMSTERDAM

A ripulire le acque di Amsterdam dalla plastica ci pensano i turisti. E per farlo pagano: sembra incredibile, ma la gente è impazzita per questa attrazione.

L’idea, che fino ad oggi ha attirato 15mila persone, è di Marius Smit, 45 anni, fondatore di Plastic Whale la prima compagnia professionale di pescatori di plastica che ha l’ambiziosa missione di ridurre l’inquinamento, unendo l’utile al dilettevole.

Si sale su una barca elettrica e poi si viene accompagnati per i chilometri di canali su cui è costruita la città olandese.
Ma non ci si limita ad apprezzarne storia ed il panorama come in un qualsiasi tour per visitatori: si cala un retino per acciuffare sacchi, tappi e bottiglie.

Una iniziativa, che dopo sei anni, è diventata il percorso preferito dai turisti di Amsterdam con il cuore verde. Arrivano da ogni parte del pianeta e hanno ogni età. Sono diversi, ma li accomuna la voglia di risolvere un problema: gli otto milioni di tonnellate di plastica che ogni anno finiscono negli oceani.

Il biglietto per un giro di due ore a caccia di immondizia costa 25 euro, include bevande e spuntino, più la guida agli angoli meno noti della capitale.

Così, dal 2011, i pescatori di plastica sono riusciti a recuperare 146 mila bottiglie e tremila buste che sono servite a costruire nove nuove imbarcazioni.